Il toponimo è attestato dal periodo medievale attraverso le forme di “Ceretus” e “Cerretus”. Si tratta di un fitonimo che riflette chiaramente la voce latina CERRETUM, derivato da CERRUS mediante il suffisso -ETUM, e il cui significato è ‘luogo in cui i cerri (una varietà di quercia) crescono in abbondanza’. La seconda parte della denominazione, Grue, venne aggiunta solo nel 1863 e si riferisce all’omonimo torrente. Già abitata in epoca romana, come testimoniato da alcuni interessanti ritrovamenti archeologici, della sua storia abbiamo notizie dettagliate solamente dal Medioevo. A quell’epoca appartenne al vescovado di Tortona che presto la cedette, in qualità di feudo, prima al comune di Garbagna, poi alla famiglia dei Doria. Molte delle sue vicende storiche sono legate alle sorti di due centri vicini, Montegioco e Sarezzano, con cui fu coinvolta in diverse guerre. Oggi ancora appartiene al vicariato di Sarezzano. Non è particolarmente ricca di vestigia monumentali. Tra queste, degna di nota è la parrocchiale di San Giorgio, costruita nel XVIII secolo e occupante il sito di un precedente tempio. Nell’Ottocento venne arricchita di una navata e dell’attuale campanile.
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